All’appello del 2015 in cui Papa Francesco invitava le diocesi ad aprirsi all’accoglienza dei profughi ha risposto anche Caritas Diocesana di Brescia avviando un progetto di micro accoglienza diffusa dei richiedenti protezione internazionale nelle parrocchie di Brescia e provincia. Nello stesso anno, al fine di supportare e accompagnare le comunità parrocchiali nei percorsi di accoglienza e nella promozione di percorsi di integrazione, viene costituita la Cooperativa Sociale Kemay. Da allora la cooperativa accoglie persone di diverse nazionalità, ponendo al centro la persona e la sua unicità.
Da un desiderio nato dalle Suore Missionarie di San Polo e con l’intenzione di attivare laboratori occupazionali per richiedenti protezione internazionale, nasce il laboratorio di orto culture, battezzato successivamente L'ORTOC'E' e inserito nella rete della Comunità Laudato Si'. L’obiettivo del progetto quello di coltivare e custodire tre valori chiave: incontro, rispetto e cura.
Tra le diverse progettualità volte ad assumere la sfida delle migrazioni, anche il coinvolgimento con Caritas Italiana nell'iniziativa dei Corridoi Umanitari e Corridoi Universitari.
Dal 2020, anno della pandemia, la Cooperativa Kemay si è aperta a nuove progettualità vivendo in prima linea l'emergenza Covid-19.
Da marzo 2020 gestisce il Rifugio Caritas che ospita uomini senza dimora, aperto 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno, garantendo vitto, alloggio, cure sanitarie, percorsi individuali di accompagnamento per il re-inserimento nella società e animazione sociale.
Nel 2021, muovendo dalla necessità di promuovere percorsi di integrazione per persone in momenti di fragilità, la Cooperativa Kemay prende parte al progetto nazionale Custodi del Bello.
Nel 2022 a fronte dell’Emergenza Ucraina, la Cooperativa Kemay è braccio operativo di Fondazione Opera Caritas San Martino per l’accoglienza di persone ucraine.